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Title L' osservatorio nucleare del Signor Nanof
Originaltitle: L' osservatorio nucleare del Signor Nanof
Regie: Paolo Rosa
Darsteller: Giorgio Corsetti Barberio, V. Magli
Erscheinungsjahr: 1985
Land: Italien
Stichwort: Paranoia, Anstalt, Psychiatrie
Release: 00.00.0000

Handlung
Ein Intellektueller und eine Fotografin analysieren die Graffitti, die ein Patient der psychiatrischen Anstalt von Volterra auf einer Fläche von 2 x 180 m in den Jahren seines Aufenthaltes angefertigt hat.



Weitere Info
Unter der Regie des VideoKünstlers Paolo Rosa macht der Theaterschauspieler Giorgio Barberio Corsetti einen Patienten der psychiatrischen Anstalt von Volterra, der sich N.O.F. (Akronym für Nannetti Oreste Fernando) nennt, lebendig.

weitere Informationen: http://www.violettanet.it/links/poesia/poesia_graffiti.htm

http://www.quadernidaltritempi.eu/rivista/numero6/biografia.htm

IL DOCUMENTARIO
affronta in termini evocativi e poetici la storia di un ammalato di mente, N.O.F. 4, come lui stesso si definisce, il quale durante la sua lunga degenza - Ospedale Psichiatrico di Volterra - ha inciso - lungo 180 metri del muro del cortile del suo reparto - un poetico e delirante libro di pietra, tracciando, con la fibbia della sua divisa di “matto”, i contorni delle pagine che poi ha colmato con la sua personalissima scrittura.
Il graffito è stato riconosciuto come uno dei più importanti esempi di Art Brut.


Oreste Fernando Nannetti nacque a Roma il 31 dicembre 1927 da Concetta Nannetti e da padre ignoto. Frequentò le elementari in un istituto privato. All’età di sette anni fu accolto in un istituto di carità. Tre anni dopo passò in una struttura per minorati psichici. In seguito, trascorse un lungo periodo all’ospedale Forlanini di Roma per curare una grave forma di spondilite (malattia della colonna vertebrale). Notizie certe delle sua vita si hanno, poi, solo a partire dal 1948, quando fu accusato di oltraggio a pubblico ufficiale. Il giudice incaricato presso il tribunale di Roma, con sentenza datata 25.9.1948. lo prosciolse dai reati ascrittigli “per vizio totale di mente”. Nel 1958 fu trasferito dall’Ospedale Psichiatrico di Santa Maria della Pietà di Roma a quello di Volterra, dove l’anno successivo passò alla sezione giudiziaria Ferri, per scontare una condanna di due anni.

Nel 1961 fu trasferito alla sezione civile Charcot, per poi tornare, tra il 1967 e il 1968, all’ex giudiziario Ferri, fino al suo trasferimento per dimissione all’Istituto Bianchi nel dicembre del 1973.


Nel 1984 il comitato di gestione della U.S.L. 15 autorizza la pubblicazione di un volume, N.O.F. 4 Il Libro della Vita (Ed. del Cerro - a cura di M. Trafeli, trascrizioni di A. Trafeli, foto di P. Manoni – 1985), che include documentazione fotografica e testi “tradotti” del graffito e delle cartoline e stabilisce un compenso per l’autore: due milioni, concordati come una tantum. Nannetti non apprezzò particolarmente il gesto. Ben più contento fu dell’articolo pubblicato sull’Espresso (14 settembre 1986) da Antonio Tabucchi, intitolato Caro muro ti scrivo, come riportato nel numero monografico - numero II del 1995 - di Neo Psichiatria (Edizioni del Cerro): Esistere nella follia, dedicato proprio ai lavori su carta di Nannetti.

Nannetti Oreste Fernando è morto a Volterra il 24 novembre 1994. Il graffito del Ferri è ormai in totale disfacimento. La balaustra è stata abbattuta. I lavori cartacei bruciati in quanto effetti personali dopo la morte di Nannetti, in assenza di parenti a cui inviarli. Fortunatamente erano stati in precedenza fotocopiati.

Zitiert aus: http://www.quadernidaltritempi.eu/rivista/numero6/biografia.htm



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